Scultura in bronzo, cm. 50 h.
Si riporta la scheda di Lucia Minunno da Quinto Martini. I bronzetti, saggio introduttivo di Marco Fagioli, Aión, Firenze, 2010, p. 54, n. 5, relativa a un'altra fusione della stessa scultura: Questi primi nudi femminili in bronzo di Martini sono molto vicini a quelli di Aristide Maillol per il tipo muliebre dalle forme tozze e piene e per le pose, ma se ne distinguono sostanzialmente per una caratteristica fondamentale: i bronzi del giovane Martini non sono politi e squisitamente lucidi come quelli dello scultore francese, ma, al contrario, si presentano opachi alla vista e ruvidi al tatto. Tutt'altro che raffinate e accattivanti, dunque, le donne dello scultore toscano sono più umili e normali, spesso delle contadine. Tuttavia, questo Nudo, datato 1937 nel dépliant della mostra alla galleria La Cometa, di Roma, rappresenta il primo esempio noto della fase per la quale si può usare la definizione di classicità mediterranea alla maniera di Maillol. Rispetto ai bronzi nn. 1, 2, e 4 risulta infatti meno anticlassico perché più aggraziato, soprattutto in virtù della posa più dinamica e sciolta che, peraltro, ricorda l'iconografia della classica Venere pudica. In proposito riportiamo le considerazioni di Mauro Pratesi circa le possibili affinità di nudi come questo, la cui impostazione nel movimento e nelle forme ampie e rotonde, è simile a quella dei contemporanei nudi di Marino Marini, e in cui riferimenti diversi si intrecciano con gli esempi dell'arte antica, ma che, fondamentalmente, traggono sempre ispirazione dalla vita, indugiando in pause fragranti di intimità e dolcezza (M. Pratesi, Quinto Martini fino alla seconda guerra mondiale, p. 53).
Secondo l'iscrizione apposta dall'artista al retro di una fotografia, il bronzetto si trovava a Roma, in collezione Pecci Blunt. Sappiamo infatti che in occasione della mostra alla Cometa l'artista vendette molte opere e ad una clientela d'eccezione, dalla Pecci Blunt a Riccardo Gualino.
Bibliografia di riferimento
A. Soffici, Sculture di Quinto Martini, depliant della mostra alla Galleria d'arte Firenze, Firenze, 12-13 marzo 1938, p. 5;
A. Soffici, Quinto Martini, depliant della mostra alla Galleria d'arte La Cometa, Roma, 9-22 aprile 1938, p. 3;
N. Bertocchi, I giovani artisti italiani. Lo scultore Quinto Martini, in Domus, XI, 127, luglio 1938, p. 41;
Lucia Minunno, Quinto Martini. I bronzetti, saggio introduttivo di Marco Fagioli, Aión, Firenze, 2010, p. 54, n. 5.