Close
 
Asta (2)
   
Prossime Aste
   
Aste Passate
   
Close

SHARE

ARREDI E DIPINTI ANTICHI

Pieter Claesz (attr. a) : Reca una comunicazione scritta di Maurizio Marini, senza data.  - Asta ARREDI E DIPINTI ANTICHI - Associazione Nazionale - Case d'Asta italiane
300

Pieter Claesz (attr. a)

Reca una comunicazione scritta di Maurizio Marini, senza data.

 Olio su tela, cm. 63x85,5
Si riporta parte della comunicazione di Maurizio Marini: La produzione di Pieter Claesz è sempre a un elevato livello qualitativo, sicché, come detto, è stimato tra i protagonisti del genere in Olanda. Il suo linguaggio è austero e le composizioni (come quella 'sub judice') sono sobrie, mentre tutto l'interesse è racchiuso nel valore dell'inganno, dell'occhio sedotto dalla 'vanitas vanitatum' del mondo, sovente (come nel presente caso) ricorrendo al complesso repertorio dell'iconologia. Nondimeno il tema ricorrente è in prevalenza limitato a quanto racchiuso in un angolo di tavola. In ciò la tela in oggetto rappresenta un esempio straordinario del suo magistero tecnico attorno al 1636 (cronologia desunta dal confronto con una analoga composizione recante tale data, oltre la firma - v. 'bibliografia'). Al contrario del simbolismo svolto dagli artisti di area cattolica (alludo all'opposta 'Scuola di Utrecht'), incentrato sugli elementi e sull'allegoria dei sensi, il Claesz, che sappiamo di fede protestante, ricorre, per lo più, a citazioni veterotestamentarie e dei Vangeli: il pomo del 'peccato originale' su cui si è posata la mosca (simbolo di morte), che, nondimeno, è presente anche intero, ma intaccato dal verme. Tuttavia, in una elegante 'crespina' trionfa la vite della redenzione eucaristica. Molto interessanti le pernici che, tuttavia, hanno perso la volatilità, mentre, sul piano, oltre agli elementi liquidi, sono presenti dei cetrioli, vale a dire la 'cucurbita', simbolo malefico contro il vino dell'Eucarestia. In sintesi si tratta di una raffinatissima 'vanitas' svolta dall'autore in un'atmosfera cromatica contenuta che, infatti, prelude alla tavolozza più contenuta, pressoché monocroma, che l'artista adotterà dopo il 1640. Anche la composizione risponde alla fase anteriore, in quanto, nonostante l'impostazione orizzontale rispetto allo sfondo, appare dinamizzata dal variare delle altezze e della prospettiva verso l'interno di dettagli quali le pernici appese, il calice di vino, la crespina d'uva e, al centro, il sottile gioco di luci e ombre diagonali. Validi confronti collegano la presente con altre 'nature morte' di Pieter Claesz, tra le quali menziono la Natura morta con bicchieri e frutta, collezione privata (v. 'bibliografia'); la Tavola con agrume sbucciato, Monaco, Alte Pinakothek; la Tavola imbandita con torta di tacchino (siglata e datata: 1627), Amsterdam, Rijcksmuseum, nonché dettagli della Tavola imbandita con trionfo di frutta (1650), collezione privata (v. 'bibliografia'). Si consideri, inoltre, la Tavola con frutta e bevande diverse (1621), Londra, coll. priv..
Bibliografia di riferimento
AA.VV., Natura in posa - La grande stagione della natura morta europea, Milano, 1977, p.183, 'ad vocem';
B. Haak, The Golden Age - Dutch Painters of the Seventeenth Century, New York, 1984, pp. 247-249, figg. 235, 268, 517, 518.

ARREDI E DIPINTI ANTICHI
ven 7 APRILE 2017
Share